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PORTA PALERMO - MURA E PORTE URBANE

Uno dei casi più eclatanti era proprio il tratto a ridosso della Porta Palermo che, nel 1771, veniva concesso alla famiglia Giaconia per edificarvi una sontuosa dimora, purché la porta urbica fosse mantenuta e rafforzata, impegno che si onorava sovrapponendo agli stipiti dell’antico varco un’arcata monumentale con membrature barocche su cui impostare una panoramica terrazza per il piano nobile.


Descrizione

Dalle origini fino alle soglie della modernità, la città disponeva di varie difese tra cui primeggiavano le mura. Per almeno due millenni, il recinto fortificato resisteva conservando il suo antico carattere sacrale, quale garanzia di sopravvivenza, segno distintivo fra l’abitato e la campagna, discrimine di una giurisdizione. Si trattava di un limite che sanciva la ‘cittadinanza’ e, con l’avvento del feudalesimo, pochi diritti ed onerose angherie, derivate anche dall’assegnazione censuale di un lotto edificabile. In questo caso, le mura non vanno travisate con sofisticati sbarramenti merlati percorsi in sommità da ronde armate, piuttosto come paramento cieco di una serie d’abitazioni disposte a formare una cortina, interrotta solo in corrispondenza di pochi passaggi di cui restano la Porta Palermo e la memoria di Porta Messina. D’altra parte, la storiografia ci restituisce alcuni episodi, nei quali la città si vedeva costretta a fronteggiare insidie belliche: il drammatico assedio subito durante la prima guerra punica (258 a.C. ambiguamente condiviso con Mytistraton); le ribellioni all’autorità regia messe in atto da Giordano d’Altavilla (1082), Matteo Bonello (1160) e Blasco Alagona (1338); gli scontri tra la masnada di Ugolotto la Balba e quella dei Ventimiglia durante l’anarchia feudale (fine sec. XIV); in ultimo, il pericolo dell’invasione turca che, nel 1511 incalzava il Capitano d’Armi Guglielmo Albamonte (uno dei 12 campioni siciliani della Disfida di Barletta) a ripristinare e rafforzare proprio la cinta difensiva. Venuta meno la loro valenza militare ed amministrativa, le mura sarebbero state sbrecciate in più parti ed inglobate nell’edilizia degli ultimi secoli.

Uno dei casi più eclatanti era proprio il tratto a ridosso della Porta Palermo che, nel 1771, veniva concesso alla famiglia Giaconia per edificarvi una sontuosa dimora, purché la porta urbica fosse mantenuta e rafforzata, impegno che si onorava sovrapponendo agli stipiti dell’antico varco un’arcata monumentale con membrature barocche su cui impostare una panoramica terrazza per il piano nobile. La rinnovata Porta Palermo, purtroppo, in tempi più recenti, sarebbe stata compromessa da una soprelevazione e dall’occlusione dell’arcata per situarvi ambienti a servizio dello stesso palazzo. (A. Pettineo)


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Via Porta Palermo - 98073

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Pagina aggiornata il 18/07/2023 17:07:00

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