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CHIESA DI S. CATERINA

Il nucleo originario della chiesa risalirebbe al XIII-XIV secolo. La riedificazione e l’ampliamento della chiesa maturano in un periodo di grande fervore religioso durante il quale si commissionano il prezioso simulacro marmoreo della Santa titolare, opera di Giorgio da Milano o Andrea Mancino e Antonio Vanella, e la guarnizione della "cona" commissionata allo scultore Baldassarre da Massa.


Descrizione

Edificato extra moenia su di un ninfeo romano del IV sec. a.C., il nucleo originario della chiesa risalirebbe al XIII-XIV secolo. Secondo la tradizione, l’edificio sarebbe sorto per ex voto di un mercante genovese scampato al naufragio, grazie all’intercessione della Martire alessandrina. Piuttosto, è significativo che ancora ai tempi del Fazello (1558) la chiesa fosse chiamata ‘S. Caterina d’Amestrata’, a riprova dell’identificazione di quella città greca con l’odierna Mistretta, e forse proprio sulla giacitura dell’edificio sacro.

L’attuale impianto basilicale, a tre navate separate da colonne (un tempo dipinte secondo il gusto barocco come la cupola non più esistente), risale alla prima metà del XVI sec. e venne completato nel 1547. La riedificazione e l’ampliamento della chiesa maturano in un periodo di grande fervore religioso durante il quale si commissionano il prezioso simulacro marmoreo della Santa titolare, opera di Giorgio da Milano (Bregno) o Andrea Mancino e Antonio Vanella (1493), e la guarnizione della ‘cona’ commissionata allo scultore Baldassarre da Massa (1572).

Nella chiesa si trovava una cappella dedicata a San Barnaba, compatrono della Città. Questo culto, oramai completamente dimenticato, godeva del ‘privilegio’ di una fiera che si svolgeva e ancora si svolge l’11 giugno, quale inconsapevole eredità del giorno nel quale si celebravano i solenni festeggiamenti del Santo.

La facciata a capanna è affiancata a sinistra dal campanile (ante 1750, completato nel 1772) che ha perso, nel corso di restauri postbellici, la copertura conica realizzata con mattoni stagnati policromi. Su di essa si aprono tre portali con mostre in arenaria, il principale dei quali (1569) riprende quello della chiesa di S. Giovanni (1534). Nel 1945 la chiesa viene eretta a parrocchia, ma da quel momento, sciolta l’antica confraternita che ne aveva la cura, il suo patrimonio storico-artistico è depauperato. Recenti restauri hanno fatto luce sulle trasformazioni della fabbrica, grazie al ritrovamento di portali e finestre medievali e di tracce di affreschi tardo-barocchi. Gli ultimi parroci hanno sopperito alla carenza di arredo con nuove realizzazioni o trasportando temporaneamente opere dalla chiesa di S. Francesco. (G. Travagliato)


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Dove

Strada Santa Caterina, 1, 98073 Mistretta ME - 98073

Contatti

Pagina aggiornata il 19/07/2023 16:52:00

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