La chiesa, a navata unica con cantoria, era annessa al convento dei Frati Minori Riformati, fondato nel 1610. Nel 1874, dopo la soppressione del convento e il trasferimento dell’Ospedale dedicato al SS. Salvatore divenne la cappella del complesso sanitario.
La facciata, rifatta nella prima metà del XX secolo, presenta sul timpano un bassorilievo in stucco con la Madonna e il Bambino, mentre l’aspetto neoclassico attuale dell’interno risale agli interventi del 1847, che previdero anche la realizzazione di un pavimento ed altari in marmo, nonché la collocazione di sottostanti statue reliquiarie in cera che raffigurano diversi santi giacenti.
Tra le opere d’arte conservate al suo interno si ricordano la marmorea Madonna di Ogni titolo (bottega dei Gagini, fine XVI – inizi XVII secolo), un Ecce Homo ed il Crocifisso intagliati da Frate Umile da Petralia (1634-1635), la neoclassica Madonna degli Angeli con Santi francescani di Giuseppe Scaglione (1796) e una Madonna delle Grazie, di ignoto pittore italiano del XIX secolo. La festività che vi si celebra più solennemente è l’Ecce Homo, potato in processione per le vie della cittadina la seconda domenica di settembre. (G. Travagliato)