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IL MONASTERO DELLE BENEDETTINE E LE SCUOLE PUBBLICHE

Intanto, le benedettine si trasferivano in città, occupando l’intero isolato che col tempo avrebbe avuto ad un’estremità la chiesa di S. Delimitava uno dei quattro lati di Piazza Vittorio Veneto e finiva per crollare nel 1868 a causa delle infiltrazioni d’acqua e dei lavori di livellamento della stessa piazza, che andavano a sbrecciare il muro su cui la chiesa poggiava. Il monastero aveva un ‘baglio’ con cinque alberi e quattro pozzi d’acqua.


Descrizione

La fondazione del Monastero risale al XIV secolo, presso la sede originaria che, dal 1568, diveniva Convento dei Cappuccini. Intanto, le benedettine si trasferivano in città, occupando l’intero isolato che col tempo avrebbe avuto ad un’estremità la chiesa di S. Sebastiano e all’altra quella di S. Rocco. Quest’ultima era una ricchissima cappella monastica con altari in tarsia marmorea, stucchi e argenti. Delimitava uno dei quattro lati di Piazza Vittorio Veneto e finiva per crollare nel 1868 a causa delle infiltrazioni d’acqua e dei lavori di livellamento della stessa piazza, che andavano a sbrecciare il muro su cui la chiesa poggiava. I suoi arredi venivano in parte dispersi o distribuiti nelle altre chiese del centro, grazie all’abilità dell’ultima badessa, Scolastica Di Salvo.

Il monastero aveva un ‘baglio’ con cinque alberi e quattro pozzi d’acqua. Tutt’attorno si organizzavano magazzini di vino, frumento e olio, un parlatorio, tre dormitori con 36 celle, 2 cucine e servizi annessi, il refettorio, la sagrestia ed un piccolo campanile con 2 campane.

Alcuni di questi locali sarebbero stati occupati dalla Società Operaia, fondata nel 1863, che v’insediava una scuola per operai adulti. Dopo la confisca del 1866, il consiglio comunale destinava parte dell’edificio a Ufficio del Registro, Ufficio Postale, Biblioteca pubblica (1875), scuole elementari femminili e asilo infantile, su progetto di Silvestre Marciante (1867).

Nel 1872 si approvava il progetto dell’ing. Giacometti per trasformare globalmente il monastero in scuole, ma le ultime monache si trinceravano al suo interno, arrivando a convivere, ancora nel 1884, con un intero reggimento dell’esercito. Subito dopo, le benedettine lasciavano definitivamente i locali e si avviavano i lavori del nuovo plesso scolastico. Giacometti, nel sito della chiesa diroccata, concepiva un edificio porticato con bella facciata neo romanica. Nel 1888, per separare le scuole elementari dal ginnasio, veniva aperto un ulteriore accesso in Via Libertà su progetto dell’arch. F. Liuzzo. Dal 1910, vistosi cedimenti dell’ala eretta sull’area della ex chiesa ne determinavano lo sgombero, fino alla demolizione e ricostruzione, eseguita all’inizio degli anni ’30 su progetto dell’ing. Trifiletti. Il nuovo edificio scolastico veniva inaugurato il 3 luglio 1934 e intitolato alla Principessa di Piemonte. (A. Pettineo)


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Dove

98073 Mistretta, Metropolitan City of Messina - 98073

Contatti

Pagina aggiornata il 19/07/2023 17:19:00

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